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4 maggio| 1700 Giovanni Priuli

Dispaccio del 8| gennaio| 1701|

N. (senza numero)

Serenissimo principe,
aplicato il mio humilissimo osequio a render obbedite le supreme prescrittioni di Vostra Serenità, espressemi in ducali 12 novembre passato, di unire il trasporto del residuo de legni con la presente carattada, ho qui fatto capitare gli appaltadori stessi, e con le più vive rimostranze e del detrimento de legni per la lor lentezza, e dell’esservi assai minorati prontamente li prezzi delle condotte; oltre altre conditioni del proprio avvantaggio, li ho con mio sommo contento ridotti a rilasciare volontariamente lire dieci per legno di quello era loro destinato nel primo appalto, onde senza alcun ombra di pregiuditii alla publica fede, ho rilevato in questa interesse un vantaggio a favor publico di lire quattrocento in circa, come altre si a sollevo di questi miseri contribuenti.
Adempito dalla mia atentione questo particolare tanto essentiale, ho poi indirizzate le mie humilissime aplicationi ad eseguire le ricevute commissioni del reggimento eccellentissimo dell’Arsenale, per li possibili vantaggi nell’appaltare il trasporto alla bastia d’olmi 150 et 80 frassini, recisi nella piena d’agosto per comando dell’eccellente Consiglio; dopo però tentati inutilmente gli incanti per (...) propositioni, che sono state esibite, ho finalmente con le più stringenti maniere indotti quattro principali capi del bosco, benestanti e sicuri, al qual oggetto ho fissate le mire, acciò non restino per l’impotenza de conduttori, come altre volte è successo, li legni ad infracidir nel bosco, ad assumere questo peso; e voglio ascrivere alla mia buona sorte l’avvantaggio riportato ne prezzi, mentre questi sono non solamente minori delli sin hora praticati, ma sono due terzi di meno di quello importavano nella prima carrattada del testadegho 1687, sotto il reggimento Morosini, nella quale le condotte degli olmi ascendevano a lire settanta quattro, e nella corrente saranno ridotte a lire vinti due, sì che fra tutti li legni antedetti, et il trasporto di quaranta roveri in circa, che è il residuo di quelli che sono in bosco della passata condotta, uniti assieme per l’accennato publico comando, con tutte le altre spese ordinarie et indispensabili in consimili occasioni non eccede la contributione de soldi tredeci per cadaun capo di famiglia, il che non saria di sensibile aggravio a questa misera provincia, impotente a sostener pesi eccedenti le sue tenuissime forze. Anzi a maggior solevo della povertà ravviverò nelle lettere circolari la mente publica, espressami, sopra li miei humilissimi riflessi, in ducali 4 ottobre 1699, che seguono i comparti con giustitia e carità, et a misura delle fortune de contribuenti, e senza ammettere esentione in qualunque persona; punti essenzialissimi, e sopra quali sono corsi gravissimi abusi a pregiuditio de miserabili.
Tanto ho creduto di non mi poter dispensare, se bene negl’ultimi periodi de carica, e di prestare questo mio humilissimo servitio, e di portarne la relatione alla grandezza dell’eccellentissimo Senato, sperando con l’approvatione il suo generoso e degnissimo compatimento. Gratie etc.
Pinguente, li 8 gennaio 1700.

Giovanni Priuli, Capitanio di Raspo.

ASVe, Senato, Dispacci, Istria, b. 81.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.