21 agosto 1700 Marco Priuli
Dispaccio del 21 agosto 1700
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
intrapresa questa vostra rappresentanza nella vece del defonto nobil huomo Marco Bragadin, conosco di debito di humiliare a Vostra Serenità riverenti le notitie. Accompagno le medesime con la partecipatione di aver trovato un portello nella publica mura, che riferisse in vescovato corrispondente alla marina, di dove può ognuno a suo beneplacito introdursi et uscire da questa città con notabile pregiudicio. Mi parso di ricercare in absenza del prelato le chiavi al suo procuratore, a solo fine di assicurare questa città da quei accidenti che potessero accader, negando lo stesso consegnarmele con iscusarsi che le stesse si attrovano nelle mani del suo superiore in cotesta Dominante, per il che son venuto in deliberatione di farlo assicurare con travi. In questo poco tempo che sarà la mia dimora in questa parte, mi impiegherò indefesso a pro di questi sudditi, e nell’obbedienza dovuta alle supreme prescrittioni della Serenità Vostra. Gratie etc.
Pola, li 21 agosto 1700.
Marco Priuli, Vice Conte e Proveditor.
ASVe, Senato, Dispacci, Istria, b. 81.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.