13 febbraio 1700 Alessandro Basadonna
Dispaccio del 8 marzo 1701
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
sono molti giorni che per l’importante materia della salute io vado agitando per la buona direttione e custodia di questa provincia. Senza però alcuna commissione dell’eccellentissimo Magistrato io mi trovo molto angustiato, perché crescono li disordini, che confusioni senza apparente motivo di necesità.
Li triestini, che han zelantemente avvertito Capo d’Istria delli accidenti contagiosi scopertisi nella Croatia, che camminano di concerto, e che ad un sol cenno prontamente sono concorsi a separarsi dalli loro arciducali del Quarner, et in somma, che si governano con le direttioni dell’Istria, impensatamente incontrano di non esser ricevuti con le loro fedi a Pirano, e di esserle recusata la pratica per i porti, mentre erano incamminati per la Dominante. Con loro lettere reportano a questi Proveditori alla Sanità modestamente le doglianze, et io come procurarò servendo a Pirano di rimediare al disordine corso in questa parte, così per sapermi in tanta diversità di cose come regolare, ne humilio con messo espresso per terra, non permesso da cattivi tempi che regnano il passaggio del golfo, li avvisi all’eccellentissimo Magistrato, e consolo il mio animo con rassegnare a’ piedi della Serenità Vostra le mie applicazioni, con attender dalla sovrana volontà determinati comandi alla mia obbedienza. Grazie etc.
Capodistria, 8 marzo 1701.
Alessandro Basadonna, Podestà e Capitanio.
ASVe, Senato, Dispacci, Istria, b. 82.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.