13 febbraio 1700 Alessandro Basadonna
Dispaccio del 15 maggio 1701
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
non attrovandosi in questa publica cassa danaro obbligato di alcuna natura, già dispensato tutto quello vi era in esecutione di precedenti comandi di Vostra Serenità, né essendone alcuna portione di libero, sbilanciata questa cassa per la metà, apena può supplire alli soliti assegnamenti dell’illustrissimi Consiglieri et altri salariati più necessarii, onde restano in grossi avanzi li stipendiati et altri creditori, per quali io non ho mai voluto importunare la publica pietà per qualche dispensa, come han fatto et ottenuto tutti gli altri miei precessori, havendo desiderato piuttosto partecipare delle loro lacrime, che molestare Vostra Serenità.
Con tutto ciò, con la mia parola e col publico impegno, sarà dato principio al taglio de tolpi comandatomi dalla Serenità Vostra in ducali delli 7 correnti, per non perdersi il beneficio del sortir della presente luna, e sarà proseguito e perfettionato con l’opportunità dell’arrivo del danaro. In questa conformità rassegno all’eccellentissimo Magistrato alle Acque le debite notizie a compita sodisfatione delle sue premure e de’ miei doveri.
L’occasione longamente maneggiata mi ha fatto haver lume come in diversi boschi della provincia s’attrova una considerabile quantita de bracioli e stortami della maggior grandezza, e più preciosa qualità, già tempo squarati e pagati dal publico, né mai condotti alli cargadori, malitiosamente trattenuti per privato profitto di proti, come ne rassegno una destinta e precisa notizia all’eccellentissimo Magistrato all’Arsenal, perché pensi e provedi a così esentiale disordine, dal quale ne derivano tre riguardevoli pregiuditii; un che li storti e bracioli grandi non vengono condotti all’importante costruzione delle publiche navi; il secondo che li bracioli mezani vengono pagati come li grandi; e per terzo che li braccioli mezani, non essendo squarati a perfettione, ma lasciati grezzi per farli creder de pedale, fanno manco carico, più spesa, et altamente ingannata l’intentione del reggimento, e pregiudicato il publico servitio. Tra questo riflesso molesto al mio zelo raccolgo pur qualche piacere di poter con il fine della carica render alla Serenità Vostra qualche testimonio del mio humilissimo impiego. Grazie etc.
Capodistria, 15 maggio 1701.
Alessandro Basadonna, Podestà e Capitanio.
ASVe, Senato, Dispacci, Istria, b. 82.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.