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19 giugno 1701 Marco Zen

Dispaccio del 19 giugno 1701

N. (senza numero)

Serenissimo Principe,
qualificato il mio povero spirito dall’honore specioso di servire alla patria, e la Serenità Vostra in questa carica, mi sono anco rassegnato in questo giorno alla medesima per contribuire nell’esercitio d’essa quelle parti tutte, che sono dovute verso i publici supremi voleri, e necessarie per la buona direttione di questi fedelissimi sudditi.
La singolare virtù e grande prudenza del nobil huomo ser Alessandro Basasdonna, mio predecessore, che ha saputo nel corso del suo ben regolato governo captivarsi l’amore universale, e che parte ricolmo di merito riportando l’applauso di una saggia e prudentissima condotta, saranno di stimolo efficace al mio cuore devoto, e daranno norma a me stesso per imitare i suoi degni esemplari, onde studierò necessariamente d’adempire alle incombenze tutte del mio dovere, e di non degenerare punto da quanto hanno operato i miei maggiori, che si sono sempre con zelo impiegati, acciocché il servizio publico e l’interesse privato de sudditi non restino defraudati di tutta quell’assistenza, che potrà contribuire la buona mia volontà, confidando nel supremo generoso compatimento della Serenità Vostra e dell’eccellentissimo Senato, che daranno coraggio alle applicazioni decorose con le quali s’esserciterà la persona mia humilissimamente per vedere intieramente adempite le publiche venerate prescrittioni, acciò che risultino alla suprema auttorità non inferiori ad ogni altro gli impieghi di un buon cittadino. Gratie etc.
Capodistria, 19 giugno 1701.

Marco Zen, Podestà e Capitanio.

ASVe, Senato, Dispacci, Istria, b. 82.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.