19 giugno 1701 Marco Zen
Dispaccio del 5 settembre 1701
N. (senza numero)
Serenissimo Principe,
le venerate commissioni della Serenità Vostra in ducali 27 agosto scaduto mi pervengono in questo giorno, et humiliandosi l’obbedienza mia ai sentimenti delle medesime, ho l’honore di rassegnare nel punto stesso alla publica sapienza copia del passaporto della marsiliana carica di sale già fermata dalla galeotta, al capitanio della quale, che me lo trasmette, è sortito di averlo, che valerà a render illuminate l’Eccellenze Vostre della natura del legno, da dove proveniente, ed il patrone dello stesso, ch’è il medesimo che m’esibì le due lettere del Luocotenente cesareo, et de Giudici e rettori di Fiume, soggettate in copia dall’humiltà mia alla sapientissima cognitione dell’eccellentissimo Senato con lettere di 26 agosto decorso, qual legno, viene asserito da marinari, habbi caricato il sale a Barletta e fosse incamminato per Trieste, benché per altro dal capitanio sia stato penetrato fosse per approdare a Ferrara come nell’antecedenti mie. Nello stesso tempo poi rinnovo positivo incarico alli capitanii della galeota e bergantini, che principalmente, nelle commissioni precise da me rilasciategli in obbedienza a ducali della Serenità Vostra 30 luglio spirato, tenevan l’ordine di portarsi in traccia de legni corsari per sicurezza della navigazione, e per la libertà del comercio, acciò previa la cauta custodia della marsiliana suddetta, debbano portarsi in corso per l’effetto suddetto, come oggetto principale della publica volontà, col fine di vedere esattamente incoronati i supremi cenni della Serenità Vostra.
Per il restauro di questi fortini che diffendono la parte tutta di terra, e del castello di Muggia che guarda la strada regia di Trieste, m’impiegarò immediate a procurare le provigioni di pietre calcine, e legname, havendo già in parte di questo conseguito il taglio per il bisogno della rimonta dell’artigliaria, per il qual impiego molto s’applica il capo Pusterla spedito qui dal Magistrato eccellentissimo all’Artiglierie, onde all’arrivo del conte Polcenigo destinato alle proprie osservationi e col lume di quanto andasse l’esperienza sua suggerendo, si possa opportunemente far dar mano con la sua diretione all’operazioni necessarie, né risparmierò punto d’accuratezza e d’attentione, onde il tutto segua in perfettione e col minore publico dispendio; et farò intanto avanzare alla Casa dell’Arsenale le canne inutili di moschetto, che si ritrovavano ne publici due torrioni al confine, et di due falconetti incapaci, il concambio dei quali prescritto dalla Serenità Vostra per l’essercitio di questi bombardieri si rende molto opportuno, e non meno necessaria per ogni occorrenza la nuova provigione di polvere.
L’applicazione che presto per la provigione della biada da cavallo, in un anno che corre di tanta seccità, e che fa languire d’ogni altro necessario alimento questa povera provincia, l’ho già resa nota al Magistrato eccellentissimo alle Biave, e non fermarò le diligenze incaminate, sin tanto che non habbi il contento d’adempire alla publica suprema volontà, non bramando maggiormente che di far palese all’eccellentissimo Senato il buon cuore con cui s’impiega il mio povero spirito, che sarà di incontrar sempre con tutta la maggior rassegnatione qualunque suprema prescrittione della Serenità Vostra. Gratie etc.
Capodistria, 5 settembre 1701.
Marco Zen, Podestà e Capitanio.
Allegati: licenza commerciale al capitano della Marciliana, datata 18 gennaio 1696 (2 cc.); ordine di Marco Zen ai capitani della galera e dei brigantini di pattugliare le acque alla ricerca di feluche corsare, del 9 agosto 1701 (1 carta).
ASVe, Senato, Dispacci, Istria, b. 82.
Trascrizione di Umberto Cecchinato.