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Triestino, Friuli orientale, Carsia, Contea d'Istria, Fiume

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Triestino

INQUADRAMENTO STORICO GEOGRAFICO AMMINISTRATIVO

Nel 1368 una lunga sfida commerciale con Trieste sfociò in guerra; la città venne occupata e, assieme ad altri, venne fortificato il castello di Moccò (Montecalvo), a custodia della valle di Zaule. Poi, nell’ambito della guerra di Chioggia contro Genova (1379-1381), nel 1380 cessò la sovranità veneziana su Trieste e Moccò. Venezia riprese possesso di quest’ultimo castello (di dipendenza della Carniola) nel 1463, nell’ambito di un altro scontro con Trieste e lo abbandonò, distrutto, nel 1511. Dai primi anni del XV secolo, con l’estinzione dello Stato patriarchino, ebbe il Friuli.
Scoppiata nel marzo 1508 la guerra fra l’Impero e Venezia, in maggio quest’ultima occupò Duino, Gorizia, Postumia, Trieste, Pisino, Fiume, oltre a qualche terra in Cadore. Dopo la costituzione della lega di Cambrai e la sconfitta di Agnadello (maggio 1509) le terre conquistate vennero abbandonate, assieme a qualche località friulana già veneziana. Nel 1508 Venezia conquistò anche la città già imperiale di Pordenone. Perduta nel 1509, venne ripresa nel 1514 ed infeudata alla famiglia del generale conquistatore Bartolomeo d’Alviano sino al 1537, quando vi vennero nominati Castellano e Provveditore (di cui questo lavoro non si occupa).
Nel 1511 l’Impero conquistò ed acquisì anche Gradisca, nel Friuli orientale. Il piccolo villaggio agricolo già patriarchino era entrato a far parte dello Stato da terra con l’annessione veneziana del Friuli, ed aveva acquisito rilevanza perché, dagli anni Settanta del XV secolo, Venezia aveva provveduto a fortificarla come baluardo contro le incursioni turche, e dal 1480 vi inviava un Provveditore (di cui questo lavoro non si occupa). Il confine fra Venezia e l’Impero venne definitivamente stabilito nel 1535, come si è visto supra.